Non possiamo nemmeno dire di essere del tutto esenti da quanto accade. In forma naturalmente limitata, contenuta, ma l’Occidente, di cui noi facciamo parte, qualche causa, in quanto sta accadendo, sicuramente ce l’ha.

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Si parte da una condizione che intende essere assoluta: non si è mai autorizzati ad aggredire l’avversario. Tanto meno ad invaderlo, a bombardarlo e a guerreggiare. 

Questa è una premessa formale. Tutti dovrebbero accoglierla. 

Ne discende che se aggrediti è largamente giustificato difendersi. Ma siamo sempre nel campo della pura forma. La sostanza è sempre più complessa. Quest’ultima cerca d’individuare le ragioni che spingono alle azioni. Le ragioni degli uni e le ragioni degli altri. Su questo terreno nessuno, ripeto nessuno è autorizzato a dire di saperne le radici ultime di quel lontano mondo.

Le ragioni di Vladimir Putin sono limitate; le ragioni di Volodymyr Zelens’kyj sono altrettanto limitate. Intendo dire le ragioni sostanza, non di forma, perché non c’è alcun dubbio che l’Ucraina deve difendersi. Non possiamo nemmeno dire di essere del tutto esenti da quanto accade. In forma naturalmente limitata, contenuta, ma l’Occidente, di cui noi facciamo parte, qualche causa, in quanto sta accadendo, sicuramente ce l’ha.

L’unico ad avere titolarità per dire cosa fare, almeno nel nostro mondo, è Papa Bergoglio. Perché? Perché oltrepassa totalmente le ragioni di sostanza, quelle ragioni che animano, per un verso i Russi e per l’altro gli Ucraini. Bergoglio coglie l’aspetto più alto e non gl’interessa di stare né da una parte, né dall’altra. Invocherà la pace, ammonirà chi fa la guerra, ma non si fermerà a dire chi dovesse avere le più importanti ragioni di sostanza.

Non è sicuramente un bel gesto chiamarlo a Kiev. Già quanto rivolge all’intero mondo Occidentale è ampiamente sufficiente per dare una spinta verso la pace. Il Papa è l’unico a tagliare con un colpo secco, attraverso la sua autorevolezza religiosa, i nodi costruiti stupidamente dagli uomini in quella regione di mondo. Si taglia, e tanto basta.

Ora, so bene che non seguiranno le altezze del Pontefice e che la parti in causa dovranno invece misurare le proprie abilità sul piano dei compromessi. Più saranno articolati, tanto più difficilmente nasceranno in breve tempo. Però, per quel poco che io intuisca, non possono permettersi il lusso di calpestare troppo a lungo le sensibilità, l’esistenza, la vita di tante donne, tanti bambini e tanti anziani.