“L’Italia, mai come oggi, come ho detto 11 mesi fa al mio insediamento, deve essere il terreno su cui ci impegneremo sempre di più come UNICEF.

Ogni giorno assistiamo a episodi incresciosi che riguardano i nostri bambini. Figli feriti o uccisi per mano dei genitori, bambine vittime di violenza, anche all’interno della scuola, discriminazioni nelle mense scolastiche e fenomeni crescenti di bullismo.

Per non parlare dell’insicurezza in cui si trovano a vivere stretti tra la povertà di alcune periferie –  in Italia vivono oltre 1,2 milioni di bambini in povertà assoluta ed il 25,7% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 non studia, non lavora né è inserito in programmi di formazione – e l’indifferenza colpevole dei grandi centri urbani, bambini e adolescenti; come accaduto a Napoli giorni fa, quando la piccola Noemi ha rischiato la vita per un proiettile sparato in pieno giorno da un folle criminale mentre lei giocava in un parco con la mamma e la nonna.

A Noemi e alla sua famiglia va l’abbraccio di questa Assemblea mentre resta intollerabile che tutto questo avvenga nel nostro Paese.

Per questo motivo ritengo sempre più necessaria una forte attività di advocacy che non solo coinvolga la nostra struttura nazionale ma che veda l’UNICEF sempre più protagonista a livello locale attraverso l’attivismo dei nostri volontari integrati e in rete con società civile, scuola, genitori e istituzioni.

Siamo a disposizione del Governo per aprire da subito un tavolo sulla condizione dell’Infanzia nel nostro Paese.

L’UNICEF del futuro, quella che ho in mente è questa. Una comunità di persone che mettono la propria vita al servizio di una missione oggi complessa.

Non è facile essere volontari nel 2019, in un mondo che mette in discussione tutto, che tenta di screditare chi fa del bene, che attraverso le fake news è capace di dire tutto il contrario di tutto. Per questo sono necessarie idee, motivazioni e grandi ideali.

Il nostro, quello di proteggere i bambini, va difeso e sostenuto ogni giorno”.