La scienza ha permesso all’uomo di conoscere e di poter applicare tale conoscenza nella tecnica per aiutare se stesso a superare i problemi che la vita pone.

La scienza medica, a differenza della fisica o se volete della matematica, viene giustificata come una scienza empirica; vale a dire, le sue leggi non possono essere considerate assolute, come quelle delle scienze “dure” riferite a un particolare contesto di pensiero.

Il medico quando applica le sue conoscenze sul paziente, ha un’alta probabilità che l’intervento vada a buon fine, ma non ha certezza che così sia.

Oggi, dentro questo infausto contesto virale, la scienza medica è l’unica che può concretamente aiutarci. Un’ammalato di Covid-19, dovrà essere aiutato con apparecchi respiratori e con farmaci che riescano ad attenuare gli effetti che quei veleni producono nel corpo contaminato. Si può però, prevenire la malattia, con un farmaco in grado di indurre la produzione di anticorpi contro il germe patogeno.

Questo farmaco si chiama vaccino.

È nella condizione di dare totale sicurezza? No. Si può solo stimare il raggio di copertura in termini statistici. Infatti, le diverse case farmaceutiche segnalano il grado di copertura in termini percentuali: 90%; 95%; 70% e così via. Ciò significa che nella sperimentazione si sono evidenziati questi dati.

Controindicazioni? Sempre, anche quando s’inforca una bicicletta, si può cadere, qualcuno può colpirci, si può sbattere su qualche ostacolo. Non c’è azione umana che non presenti controindicazioni.

Ma, non per questo le persone non vanno in bicicletta e non compiono azioni.

Fare il vaccino ha un enorme effetto positivo su chi lo riceve e altrettanto sulla comunità di appartenenza del vaccinato. È un atto screanzato nei confronti dell’intelletto, respingere tale opportunità. È come se cancellassimo, di punto in bianco, tutta la storia da Galileo ad oggi.

L’esempio, che più di ogni altro testimonia il senso di questo mio invito, è offerto da Israele e dall’Inghilterra. In questi due Paesi, una vaccinazione a largo spettro, ha permesso di bloccare l’infezione, impedire le morti e di consentire le riaperture delle attività che per diversi mesi erano state completamente bloccate.

Vaccinarsi pertanto, è un atto di libertà per sé, per gli altri ed una imperiosa barriera contro chi ci ha messo in ginocchio dal marzo dell’anno scorso.