Zone Economiche Speciali, un incontro per il rilancio dei territori

I presidenti di autorità del sistema portuale delle regioni del Sud coinvolte nelle ZES a confronto presso la Presidenza del Consiglio

L’articolo 34 del decreto legge Crescita ha stanziato 300 milioni di euro per un “Piano di sviluppo di grandi investimenti” delle imprese nelle Zone Economiche Speciali, di cui agli articoli 4 e 5 del decreto legge numero 91 del 2017.

Il Piano in questione prevede la costituzione di uno o più fondi che investano in imprese tramite debito, capitale di rischio, oppure in quote di fondi.

Come previsto dalla norma, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto in oggetto, devono essere disciplinati gli aspetti strategici del Piano e le possibili linee di azione.
A tale proposito, domani 29 maggio, sono stati invitati presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, nella Sala monumentale, i presidenti di autorità del sistema portuale delle regioni del Sud coinvolte nelle ZES e gli amministratori delegati di grandi aziende italiane per confrontarsi sulle problematiche delle diverse realtà.

Le Zone Economiche Speciali sono aree circoscritte nell’ambito delle quali l’Autorità governativa da un lato, applica una legislazione economica diversa rispetto a quella utilizzata nel resto del Paese e dall’altro, offre incentivi a beneficio delle aziende attraverso strumenti di agevolazioni fiscali o finanziarie, nonché varie semplificazioni amministrative.

L’istituzione delle Zone Economiche Speciali, ha individuato una serie di disposizioni volte per dare impulso alla crescita del Sud Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), sia destinandovi risorse, sia incentivando l’utilizzo di strumenti imprenditoriali già esistenti. L’obiettivo principale è quello di rilanciare competitività e innovazione.